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Cos’è l’INCI?

INCI sta per “International Nomenclature of Cosmetic Ingredients” (Nomenclatura Internazionale degli Ingredienti Cosmetici) e indica la denominazione degli ingredienti contenuti nei prodotti cosmetici. Sono elencati in ordine decrescente in base al quantitativo contenuto nel prodotto stesso.

Spesso si sottovaluta l’impatto dei cosmetici sulla nostra salute perchè non vengono ingeriti o inalati; ma tramite il contatto con la pelle le sostanze entrano nel nostro organismo per cui è molto importante scegliere bene i prodotti che usiamo.

Gli ingredienti sono indicati in latino, inglese, francese o in formato alfanumerico. Per questo spesso non è facile capire a cosa fanno riferimento effettivamente. Per fortuna ci sono diverse App che ci aiutano a decifrare i codici INC e pertanto a capire se i prodotti contengono sostanze potenzialmente pericolose.

Voglio segnalarvi questa App: INCI Beauty. Rimarrete sorpresi nello scoprire cosa ci mettiamo sulla pelle!

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L’Inquinamento degli assorbenti

Ogni donna utilizza assorbenti e tamponi per tre-sette giorni al mese per un periodo di vita di circa trent’anni. Ogni bambino utilizza pannolini ogni giorno per circa uno-tre (a volte cinque) anni.

Gli assorbenti erano storicamente fatti da pezzi di stoffa assemblati (cosa che per altro avviene ancora oggi in molte parti del mondo) finché Johnson&Johnson nel 1896 commercializzò i primi assorbenti industriali, il cui design è mutato di poco, eccezion fatta per l’aggiunta di ali negli anni ’70 e i materiali che sono evoluti verso prodotti super performanti.

Negli Stati Uniti gli assorbenti sono considerati un dispositivo medico e la FDA richiede ai manufatturieri di porre attenzione ai materiali e ai processi di sbiancamento, mentre in Europa le normative sono meno restrittive. Ftalati, diossina, mercurio, diversi pesticidi sono stati ritrovati, seppur in quantità insignificanti, nei prodotti costituenti assorbenti, tamponi (e di conseguenza anche nei pannolini per bambini, che condividono lo stesso processo produttivo). Le dosi a cui ogni donna viene esposta sono minori rispetto a quelle considerate dannose, eppure poco si sa dei loro effetti in vivo (ovvero nella vita reale e non in laboratorio), soprattutto se l’esposizione avviene attraverso la zona genitale che è altamente recettiva ad ogni sostanza e per un periodo di anni lunghissimo

In più c’è l’aspetto ambientale: non si può non pensare all’enorme quantità di rifiuti non riciclabili prodotti in ogni momento: tra i 5000 e 15000 di assorbenti/tamponi/pannolini utilizzati durante la vita di ogni consumatore (donna, bambino, anziano) il numero di rifiuti gettati non riciclabili e non biodegradabili è incalcolabile. E’ ora che il consumatore rifletta sui prodotti che acquista in un’ottica diversa, per se stessi e per l’ambiente.

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Istruzione per il lavaggio

Prima di usare gli assorbenti o gli altri prodotti per l’igiene riutilizzabili, lavali in lavatrice una o due volte a 30-40° con poco detersivo senza usare ammorbidente.

Una volta utilizzati è preferibile sciacquarli subito in acqua fredda per non lasciare seccare le macchie (anche semplicemente metterli a mollo in poca acqua con bicarbonato).

Si può terminare il lavaggio in due modi: 1) a mano, in acqua fredda, con sapone di marsiglia 2) in lavatrice a 30-40° con poco detersivo e senza ammorbidente.

IMPORTANTE: strizzare senza mai torcere gli assorbenti per non danneggiare il PUL che potrebbe perdere la sua impermeabilità.

Asciugarli stendendo al sole, oppure vicino al termosifone, mai a contatto diretto con il PUL che si potrebbe danneggiare. Per lo stesso motivo non utilizzare asciugatrici e non stirare.

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Ammorbidente: molto inquinante ma può essere sostituito!

Lo sapevi che l’ammorbidente è tra i prodotti di casa più tossici per l’ambiente? È molto inquinante e poco biodegradabile, quindi il suo impatto ambientale è altissimo. Per fortuna però esiste un’alternativa: l’ACIDO CITRICO.

L’acido Citrico è un composto naturale che si trova negli agrumi. Ha impatto ridottissimo sull’ambiente e può essere usato come ammorbidente perché è in grado di neutralizzare l’alcalinità del lavaggio causata dai detersivi.

COME si USA: basterà sciogliere 200-250 gr di prodotti in 1000 gr di acqua demineralizzata (alcuni consigliano 150gr, dipende dalla durezza della tua acqua, io di solito uso la proporzione 1:4). Puoi utilizzare un qualsiasi flacone di detersivo e versare nel cestello dell’ammorbidente la soluzione ottenuta nella stessa quantità che di solito utilizzavi.

detersivi


Cos’è l’acido citrico

L’acido citrico è un composto presente naturalmente negli agrumi che viene venduto sotto forma di polvere o granuli e che può trasformarsi in un valido alleato nella pulizia della casa e nella preparazione di semplici prodotti fai-da-te per la cura della persona.

Come possiamo capire già dal nome, l’acido citrico è una sostanza che a contatto con l’acqua forma una soluzione dal pH acido che permette di contrastare anche il calcare sciogliendolo completamente sia nelle incrostazioni di lavelli, vasche e docce sia in lavatrice che in lavastoviglie, se lo utilizziamo nel modo giusto.

Acido citrico, vantaggi

Utilizzare l’acido citrico nelle pulizie di casa e per il bucato è davvero vantaggioso perché permette di avere a disposizione più prodotti a partire da una sola materia prima.

  • Riduzione dei detersivi per la casa da acquistare
  • Autoproduzione di più prodotti con una sola materia prima
  • Prodotto efficace in pochi istanti come anticalcare
  • Efficace sia in lavatrice che in lavastoviglie
  • Fa risparmiare se viene usato con buonsenso
  • È meno inquinante dell’aceto
  • Ne basta poco per ottenere un buon risultato
  • È inodore e non lascia cattivi odori

Come usare l’acido citrico

L’acido citrico è molto versatile e può sostituire, come detto, diversi prodotti per la pulizia della casa e la detergenza se usato nelle giuste dosi e modalità. Ecco allora alcuni dei suoi possibili impieghi domestici e per la cura della persona.

Ammorbidente per il bucato

Un ammorbidente casalingo per il bucato può essere preparato semplicemente disciogliendo all’interno di un contenitore di plastica pulito, in cui si saranno versati 50 gr di acido citrico e 500 ml d’acqua. È consigliabile utilizzare un flacone con tappo, in modo da poterlo agitare prima dell’utilizzo. Calcolate di impiegare circa 100 ml del prodotto ottenuto per ogni lavaggio in lavatrice, versando l’ammorbidente nell’apposito scomparto.

Anticalcare fai-da-te

L’acido citrico può essere utilizzato per la preparazione di un anticalcare da utilizzare su tutte le superfici lavabili, sui sanitari e sulle piastrelle (escludendo marmo e legno). Sarà sufficiente preparare una soluzione al 15% di acido citrico, corrispondente a 150 gr di prodotto da disciogliere in un litro d’acqua. È consigliabile trasferire l’anticalcare così ottenuto in un contenitore spray per facilitarne l’utilizzo.

Disincrostante per la lavatrice

La stessa soluzione al 15% preparata per l’anticalcare può essere utilizzata come disincrostante per la lavatrice. Sarà necessario versare l’intero litro d’acqua nel cestello della lavatrice ed effettuare un lavaggio ad alta temperatura. Il trattamento dovrebbe essere ripetuto una volta al mese.

Brillantante per la lavastoviglie

Una soluzione di acqua e acido citrico al 15% preparata come sopra può essere utilizzata come brillantante per la lavastoviglie. Il brillantante all’acido citrico dovrà essere versato nell’apposita vaschetta della lavastoviglie, che potrà essere avviata normalmente.

Dopo-shampoo

Chi utilizza shampoo ecologici privi di siliconi per la cura dei capelli potrebbe ritrovarsi, almeno inizialmente, a lottare contro i capelli crespi. Per risolvere il problema si consiglia di effettuare un risciacquo acido dopo lo shampoo, diluendo in un litro d’acqua uno o due cucchiai di aceto di mele oppure, appunto, un pizzico di acido citrico. I capelli risulteranno molto più lucidi e disciplinati.

Bombe da bagno frizzanti

L’acido citrico può essere utilizzato per la preparazione di bombe da bagno frizzanti da disciogliere nell’acqua della vasca. Unite in una ciotola 100 gr di bicarbonato, 50 gr di amido di mais e 50 gr di acido citrico, spruzzate con dell’acqua e lavorate con l’aiuto di un cucchiaio fino a quando il composto non risulterà tanto compatto da poter essere trasferito in stampini (sono perfetti i barattoli dello yogurt) all’interno dei quali comprimerlo strato dopo strato con l’aiuto di un cucchiaino. Lasciate riposare le gallette per almeno un paio d’ore prima di estrarle dai contenitori ed in seguito lasciatele asciugare all’aria ancora per un po’.

Pulizia dei vetri

Per la pulizia dei vetri e degli specchi è possibile preparare un prodotto spray disciogliendo un cucchiaino di acido citrico in un litro d’acqua, a cui aggiungere anche un cucchiaino di detersivo per i piatti ecologico. Sarà sufficiente agitare il tutto all’interno di un contenitore spray per essere pronti per le pulizie.

Pulizia degli scarichi

Sia in caso di scarichi ingorgati, che per il loro normale mantenimento, l’acido citrico può rappresentare un valido aiuto. Versate nello scarico 100 gr di bicarbonato di sodio e preparatevi a versare subito dopo una soluzione ottenuta disciogliendo in 200 ml d’acqua 30 gr di acido citrico.

Pulizia delle pentole

Se il fondo interno di una pentola presenta aloni di calcare difficili da rimuovere, preparate una soluzione all’acido citrico versandone 25 gr in 500 ml d’acqua e lasciate agire dopo averla versata nella pentola per tutta la notte. Il calcare scomparirà come per magia.

Pulizia del WC

Per facilitare la pulizia del WC, versate al suo interno una soluzione preparata con 50 gr di acido citrico ed un litro d’acqua. Agitate il tutto all’interno di una bottiglia o di un flacone, versate nel WC e lasciate agire per tutta la notte. Si tratta di un rimedio davvero semplice per rimuovere le tracce di calcare senza fatica.

Altri usi dell’acido citrico

A livello industriale, l’acido citrico viene impiegato come additivo alimentare (E330) e conservante all’interno di confetture, marmellate, formaggi e altri prodotti. Può essere presente anche all’interno di bevande gassate, vino, gelati e caramelle, come insaporitore o emulsionante. Nell’industria cosmetica può essere utilizzato per la regolazione del ph di cosmetici e detergenti. Viene inoltre utilizzato per la pulizia dei macchinari industriali.

  • Additivo alimentare
  • Conservante
  • Insaporitore
  • Emulsionante
  • Industria cosmetica
  • Industria farmaceutica
  • Industria chimica
  • Pulizia di macchinari industriali
  • Pulizia di macchine per il caffè di bar e ristoranti
  • Produzione di vino e birra
  • Pulizia di pentole e oggetti in rame
  • Disincrostare teiere e bollitori

Acido citrico o aceto?

Come potete notare gli utilizzi dell’acido citrico si avvicinano molti a quelli dell’aceto anche se, a nostro parere, l’acido citrico sarebbe da preferire di gran lunga in quanto meno inquinante e privo di odori. Inoltre aiuta a ridurre i rifiuti e il rischio di allergie. Rispetto all’aceto lo troviamo persino più efficace. Sappiamo che diverse persone sono abituate ad utilizzare l’aceto come rimedio della nonna, ad esempio come ammorbidente in lavatrice, e naturalmente se vogliono possono continuare a farlo, magari dando anche solo per una volta una possibilità all’acido citrico che a nostro parere è anche più comodo da utilizzare e facile da dosare.

Acido citrico, quando non usarlo

L’acido citrico non va utilizzato puro sui tessuti e non deve essere impiegato per la pulizia di superfici quali legno, marmo e pietra, pavimenti in cotto, oltre che su tutti quei materiali per i quali è sconsigliato l’impiego di sostanze acide. Spesso viene data l’indicazione di non utilizzare l’acido citrico insieme al bicarbonato perché le due sostanze si annullano a vicenda. In realtà bicarbonato e acido citrico si possono in alcuni casi utilizzare insieme per creare un utile effetto effervescente, ad esempio quando si tratta di dover liberare gli scarichi domestici.

Non usate l’acido citrico su:

  • Marmo vero
  • Legno
  • Pietra
  • Tessuti (direttamente, ma in tal caso sempre disciolto in una soluzione 1/10 di acqua)
  • Pavimenti in cotto
  • Dove sono sconsigliate le sostanze acide

Acido citrico, dove comprarlo

Potete trovare e acquistare facilmente l’acido citrico in farmacia, in erboristeria e nei negozi di prodotti naturali, in alcuni supermercati, in alcuni negozi di prodotti sfusi, oltre che online. Potete cercare l’acido citrico anche nei consorzi agrari e presso i produttori vinicoli, specificando sempre che l’acido citrico vi serve per le pulizie domestiche e per il bucato.

È consigliabile preferire, per gli utilizzi domestici, acido citrico venduto in barattoli facilmente richiudibili. Oppure potete acquistare acido citrico confezionato in bustine da trasferire in seguito in un barattolo di vetro o di plastica che possa rimanere ben chiuso e da tenere lontano dalla portata dei bambini e degli animali domestici.

Acido citrico, come conservarlo

Conservate il vostro barattolo di acido citrico al riparo da fonti luminose e di calore, scegliendo un luogo fresco, asciutto e sicuro della propria casa. Va tenuto lontano dall’umidità perché tende ad assorbirla e ad indurirsi formando un blocco unico. Ecco perché vi ribadiamo di conservarlo in un luogo asciutto e in un barattolo ben chiuso.

Acido citrico, controindicazioni e avvertenze

Quali sono le controindicazioni dell’acido citrico? Come per tutte le sostanze chimiche bisogna fare molta attenzione nel maneggiare l’acido citrico. Di per sé è innocuo e non crea problemi se per errore tocchiamo a mani nude l’acido citrico in polvere ma è sempre meglio fare attenzione e indossare dei guanti quando maneggiamo l’acido citrico.

L’acido citrico può creare problemi se viene ingerito o se entra a contatto con gli occhi, sia quando è in polvere sia quando si trova disciolto in acqua. Per questo motivo raccomandiamo di tenere l’acido citrico e i prodotti che prepariamo con l’acido citrico lontano dalla portata dei bambini e degli animali domestici e di utilizzarli in completa sicurezza per noi e per gli altri.